Blocco dei licenziamenti, il 30 giugno termina la proroga con eventuale integrazione del contratto di rioccupazione

19 Mag 2021 | Comunicazioni

Stop al blocco dei licenziamenti

È scattato il conto alla rovescia per lo stop al blocco dei licenziamenti, introdotto il 17 marzo 2020 attraverso il Decreto “Cura Italia”, il quale disponeva il blocco dei licenziamenti collettivi e individuali per giustificato motivo oggettivo, impendendone la procedura obbligatoria di conciliazione in caso di programmato licenziamento.

La data dello stop al blocco dei licenziamenti è programmata per il 30 giungo 2021, data che segna il termine della proroga emessa nell’ultimo decreto dedicato ai ristori per le aziende e dipendenti, nonostante la richiesta di un nuovo slittamento da parte dei sindacati.

Lo fine del blocco dei licenziamenti coinvolgerà tutte le aziende con un piccolo numero di dipendenti, appartenenti ai settori del commercio, del turismo, dello spettacolo, pubblici esercizi e a tutte le attività particolarmente colpite dalla pandemia da Covid-19.

Al contrario, dal 1° luglio e fino al 31 ottobre, il blocco dei licenziamenti resterà attivo solo per i settori ai quali viene destinata la cassa in deroga e l’assegno ordinario.

 

Contratto di rioccupazione

Tra le novità annunciate dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando vi è il “contratto di rioccupazione”, il quale dovrebbe sostituire il blocco dei licenziamenti.

Nella pratica sarà possibile licenziare i dipendenti ma i datori di lavoro che sceglieranno di non farlo otterranno un esonero del 100% dai contributi previdenziali per la durata di 6 mesi.

Trascorsi i 6 mesi, il datore di lavoro avrà facoltà di scegliere se licenziare o meno il lavoratore, ma optando per il licenziamento dovrà restituire allo Stato tutto l’ammontare dello sgravio fiscale di cui ha usufruito durante i 6 mesi del contratto di rioccupazione.

Secondo le affermazioni del Ministro del Lavoro, tale misura dovrebbe essere inserita nel testo del Decreto Sostegni bis, al momento ancora in bozza, ed entrare in vigore dopo la fine del blocco dei licenziamenti: il 30 giugno 2021.