Naspi, talvolta è valida anche con il licenziamento volontario

19 Ott 2020 | Comunicazioni

Una circolare dell’Inps ha chiarito che il trattamento di disoccupazione è erogabile anche ai lavoratori delle aziende con cui le organizzazioni sindacali abbiano concluso un accordo collettivo di incentivazione alle dimissioni

 

Ti dò accesso all’assegno di disoccupazione ma non ti licenzio. Per lo meno non da solo: possibile mai?

In effetti sembra un non senso. Solo in apparenza, però. Spieghiamoci.

Come molti di voi avranno saputo, il decreto Agosto emanato dal governo per far fronte alle conseguenze negative, sul fronte del mercato del lavoro, causate dall’epidemia di Coronavirus, stabilisce il divieto, per le aziende, di licenziare i propri dipendenti.

È il cosiddetto “blocco dei licenziamenti”, valido, in realtà, soltanto per quelle imprese che non abbiano ancora usufruito di tutte le misure di integrazione salariale predisposte dall’esecutivo per tamponare la crisi economica.

Come a dire che, prima di procedere all’estremo passo di lasciare un impiegato a casa, bisogna prima averle tentate tutte.

Tuttavia, e qui arriviamo al nocciolo della nostra odierna conversazione, i dipendenti possono comunque ottenere la Naspi: è sufficiente la condizione di un accordo collettivo aziendale di licenziamento. Dunque, se la risoluzione del rapporto di lavoro è concordata e condivisa, la strada è libera per lo Stato.

Lo conferma l’Inps con la circolare n.111/2020, in deroga all’art.14 del succitato decreto Agosto: “Il successivo comma 3 dell’articolo 14 in argomento dispone che le preclusioni e le sospensioni di cui ai sopra richiamati commi 1 e 2 dell’articolo 14 del decreto-legge n. 104 del 2020 non trovano applicazione, tra le altre, nelle ipotesi di accordo collettivo aziendale – stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale – che ha ad oggetto un incentivo alla risoluzione del rapporto di lavoro, limitatamente ai lavoratori che aderiscono al predetto accordo”.

Ebbene, assicurata la possibilità della Naspi anche per chi recede volontariamente dal contratto di lavoro, quali sono i passaggi da eseguire per ottenerla?

L’Inps è chiara: poche e precise istruzioni. Le riportiamo di seguito:

  • Presentazione della domanda di accesso alla Naspi
  • Inoltro dell’accordo collettivo aziendale
  • Documentazione valida ad attestare l’adesione all’accordo da parte del lavoratore che richiede l’indennità di disoccupazione
  • Prove attestanti che l’accordo collettivo è stato stipulato dalle organizzazioni sindacali più rappresentative
  • Prove attestanti che l’accordo ha come oggetto l’incentivo alla risoluzione del rapporto di lavoro